LA STORIA VERGOGNOSA
cuntu d'amore e di riconoscenza all'umile italia
Sono rimasti incollati alle sedie per tutti gli 80 minuti della proiezione i numerosi partecipanti all’evento dedicato al docufilm “La storia vergognosa. Cuntu d'amore e di riconoscenza all'Umile Italia” scritto e diretto da Nella Condorelli.
Hanno assistito al ritratto umano di una generazione che dall’Italia, sull’onda del bisogno e spesso dell’illusione e dell’inganno, ha popolato e letteralmente costruito il continente americano, a nord come a sud dello stesso.
Dal Veneto, dalle campagne lombarde e piemontesi, dal sud e dalla Sicilia milioni di uomini, donne e bambini hanno raggiunto una terra di cui a stento conoscevano il nome, per costruirsi una vita che – il più delle volte – li vedeva passare dal proletariato rurale a quello urbano.
Sul filo conduttore di una giovane italoamericana di quarta generazione in visita nella terra originaria degli avi, si è assistito – grazie ad una meticolosissima ricerca di materiale video e fotografico d’epoca come anche musicale – al percorso di questi italiani fra sofferenze, lotte personali, sociali e sindacali, negazione delle origini da parte dei primi emigrati, tentato recupero delle stesse da parte delle successive generazioni, orgoglio e vergogna. E tanto, tanto oblio sia in Italia che nelle aree di destinazione e radicazione, al quale questa operazione (la seconda in un ciclo programmato di tre film) Nella Condorelli cerca ottimamente di porre rimedio.
Pellicola premiata, apprezzata in tutto il mondo e dalla diffusione attenta e “strategica” (al fine di meglio raggiungere i propri obiettivi, non di tipo economico bensì di ristabilimento della verità fattuale), è stata proiettata nella sala principale della Biblioteca Navarria Crifò venerdì 18 marzo 2022.
In conclusione, un breve ed intenso incontro, moderato da Roman Henry Clarke, con la giornalista Maria Lombardo e la regista Nella Condorelli.
Con la nota cronista si sono sottolineati i paralleli fra cronaca e storia, oltre agli aspetti cruciali in merito ad integrazione ed autoassimilazione delle prime generazioni ed ai linguaggi usati nel film; mentre la regista ha tratteggiato, tanto con passione quanto con accorta narrazione, i perché, il come, i percorsi che hanno portato alla nascita di questo film documentario, che di fatto è il seguito di “1893: l’inchiesta”, anch’esso già proiettato nella Biblioteca Navarria Crifò in occasione delle precedenti stagioni.
Con il pubblico in sala attento e partecipe, ci si è anche soffermati sul titolo stesso, che a qualcuno in passato ha fatto storcere il naso (come riferito dalla stessa regista), ma che è perfettamente descrittivo degli intenti dell’operazione e di quanto accadde a quelle genti, estirpate dal bisogno e dal commercio di esseri umani e dimenticati dalla madre patria.
Una “storia vergognosa”, quindi, celata da silenzio e censure, un velo che con coraggio, determinazione e grande professionalità Nella Condorelli ha squarciato, avvalendosi della collaborazione di ottime professionalità e di ospiti di rilievo che si sono prestati ad impreziosire il film. In attesa di un prossimo, auspicato, passaggio su Rai Storia (come già accaduto con “1893: l’inchiesta”), il film può essere richiesto (andati esauriti i DVD in vendita la sera della proiezione in Biblioteca) tramite i contatti sul sito dedicato www.lastoriavergognosa.com.
In conclusione, il moderatore della serata ha sottolineato l’importanza di un motto, una frase che sembra racchiudere in sé le ragioni ed il narrato del film: “memory is not passive, it is an act of resistance” (La memoria non è passiva, è un atto di resistenza), «così Chris Marker, grande regista francese e partigiano della Resistenza contro l'invasione nazista nella seconda guerra mondiale, definisce il compito della Memoria nell'opera cinematografica» ci rammenta nelle ricche note di regia Nella Condorelli, che alla fine della serata si è trattenuta con gli intervenuti all’evento.
18/3/2022, Roman Enry Clarke