GIULIANO CARDELLA, “IN MY ROOMS”
Sabato 5 marzo 2022, presso la Galleria “Carta Bianca” di Catania (*) è stata inaugurata la mostra personale, di Giuliano Cardella. Una vernissage da vedere - così propongono i galleristi - come di una esplorazione dello studio ( con le sue tante stanze ) di questo artista, ma anche come ingresso nelle sue segrete stanze mentali. Un’incursione nel suo incredibile mondo di sovrapposizioni, colori, segni, graffi e parole di un alfabeto sconosciuto.
Un evento – questa mostra – che accade - nonostante sia questo un momento difficile ( pandemia, guerra, furti, bollette, preoccupazioni, .. ) - perché l’arte apre la mente, ci regala visioni diverse, ci meraviglia, ci migliora, ci regala bellezza, ci da forza; anche in questi momenti, l’arte è resistenza, meglio resilienza: l’arte è vita.
Biografia:
Giuliano Cardella, nato da genitori siciliani a Lumezzane (Brescia), da alcuni anni vive e lavora a Catania. Ha al suo attivo numerose mostre personali e collettive in Italia e all'estero, nonché riconoscimenti ufficiali in ambito nazionale.
Numerose sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private In Italia e all'estero ( Francia, Olanda, Giappone, Stati Uniti, Spagna, Germania, Cina ); in particolare suoi lavori sono state esposti presso la Royal Academy of Art e la Saatchi Gallery di Londra.
Collabora con la galleria “Takeaway Gallery” a Roma e la galleria “The Fletcher Art Gallery” a Nottingham (UK): i suoi lavori sono anche presenti presso il museo di Arte Contemporanea di Maccagno (VA) ed in alcuni spazi espositori a Milano e Roma.
L’artista
Ha detto di se Giuliano Cardella nella presentazione per “Summer Exhibition 2007” alla Royal Academy of Art di Londra): «I miei lavori sono ideati come aperti all'interpretazione dello spettatore: da una parte devono essere neutri, in modo che lo spettatore possa proiettare su di loro le sue emozioni, dall'altra parte devono creare un senso di distanza, apparire irraggiungibili, misteriosi…Mi piace guardare ad un mio lavoro concluso ed avere la sensazione di non essere io stesso in grado io stesso in grado di afferrarlo completamente, di cogliere tutti i suoi possibili significati, proprio come uno spettatore che lo guarda per la prima volta. I miei sono lavori in continua trasformazione».
Queste parole dello stesso Giuliano Cardella ci aiutano immediatamente ad entrare in sintonia con il sentire dell'artista e con la sua capacità di stupirsi e di stupire, di trasmettere emozioni intense e sempre nuove, di sovvertire regole e schemi precostituiti lasciandoci nell'anima tracce leggere ed indelebili.
In my rooms
Visitare il suo studio, che è anche la sua abitazione, significa addentrarsi nelle sue stanze, e godere di tutti i suoi lavori alle pareti o accatastati in colonne, guardare le sue meravigliose sculture poliedriche, entrare nel suo mondo in maniera intima e intensa.
È proprio da questa esperienza che è nato il titolo della mostra in “In my rooms” che il gallerista Francesco Rovella e Giuliano Cardella immaginano non solo come esplorazione nelle stanze dello studio, ma anche come ingresso nelle stanze segrete della mente dell'artista, un'incursione nel suo incredibile mondo di sovrapposizione, colori, segna, graffi e parole di un alfabeto sconosciuto.
Non si ritrova allora, come scrive il critico d'arte John Piero Guiotto “nessuna linea retta, nessun quadrato perfetto, nessun razionalismo, ma manualità e godimento nella lacerazione della carta e della manipolazione delle superficie, … niente in queste opere deve richiamare la razionalità della geometria pura, niente deve essere arrogantemente ordinato”.
Le sculture in ceramica
Una particolare attenzione va alle sculture in ceramica. Più che di proprie sculture si tratta di ceramiche modellate dall'artista che poi si arricchiscono di altri pezzi o frammenti che danno vita a oggetti misteriosi, parzialmente dipinti, che lo spettatore può contemplare e interpretare il assoluta libertà. Una fruizione talmente soggettiva che non viene nemmeno suggerita, essendo, tra l'altro, tutte le opere “SENZA TITOLO”.
(*) Galleria Carta Bianca fine Arts – via Francesco Riso 72/b Catania
La mostra sarà aperta dal 5 all’8 aprile.
S.C.