Catania oggi: due chiese a stretto contatto in un cammino comune
Da Riforma n 32 / 2016
Introduzione ( redazione Riforma ):
Catania sorge sulla costa orientale della Sicilia, ai piedi dell'Etna, affacciandosi sul mar Ionio con il golfo che da essa prende il nome. È il comune non capoluogo di regione più popoloso d'Italia, nonché una delle dieci maggiori città italiane.
Qui troviamo due chiese in stretta collaborazione con molte iniziative concrete e altre nel cuore… Leggendo questi testi ci renderemo conto del coraggio con cui svolgono la loro missione in questa città.
La Chiesa battista storica e la Chiesa valdese di Catania vivono da molti anni una collaborazione che si è andata sempre più consolidando.
Le due chiese oltre al ministero pastorale condividono i vari doni e ministeri locali e programmano insieme tutta la vita comunitaria e le attività rivolte all’esterno.
Pur mantenendo i propri organi di governo e la partecipazione attiva alle istanze denominazionali regionali e nazionali, di certo a livello locale queste due chiese vengono percepite come un’unica comunità di persone cristiane evangeliche, una comunità apprezzata per il suo impegno culturale, sociale e per la possibilità che offre di conoscere approfonditamente e in maniera partecipata i testi biblici.
Come tutte le chiese del Sud anche le chiese di Catania soffrono della perdita costante di giovani e adulti che migrano per studio o per lavoro. Chi resiste e resta conduce spesso una vita fatta di ingaggi frammentari, di coinvolgimento semiprecario in diverse realtà lavorative, con notevoli ripercussioni sulla possibilità di una partecipazione ecclesiastica assidua e attiva alla vecchia maniera.
Nondimeno le due chiese riescono a portare avanti tutte le attività ecclesiastiche tradizionali, culto, scuola domenicale, agape, studi biblici in città e in diaspora, coro che coinvolge anche persone cattoliche e non, consiglio ecumenico cittadino.
Nell’ultimo periodo sono stati avviati un gruppo teologico giovani-adulti e un gruppo donne che cerca di coinvolgere le donne del quartiere nel quale si trova la chiesa valdese, caratterizzato da disoccupazione diffusa, analfabetismo, criminalità e povertà.
Già da diversi anni le chiese offrono anche aiuti alimentari ed economici a diverse famiglie indigenti del quartiere, con il sostegno della Csd-Diaconia valdese e contributi volontari.
Straordinariamente partecipato è stato il ciclo di laboratori per bimbi/e e genitori offerti un sabato al mese sul tema del custodire, che è riuscito a coinvolgere alcuni/e bimbi/e del quartiere e un folto numero di famiglie amiche di membri di chiesa, con una media a incontro di venti piccoli/e, più gli adulti. Questo esperimento è stato positivo non solo per il clima gioioso e l’ampia partecipazione, ma anche perché con l’andare avanti le monitrici e la pastora sono state affiancate nella preparazione da persone simpatizzanti e si sono anche create collaborazioni con realtà cittadine artistiche e sociali.
Sempre rivolto ai/lle piccoli/e del quartiere, e non solo, è stato il ciclo di cartoni animati offerto dalle Chiese in collaborazione con l’associazione culturale «Prof. S. Navarria», nata con l’intento di promuovere una cultura laica ispirata ai principi protestanti, attraverso iniziative artistiche e culturali e la gestione di una biblioteca aperta al pubblico.
Altro ambito nel quale da anni le Chiese sono coinvolte è il servizio alle persone immigrate. Sin dai primi anni ’80 un gruppo di persone rifugiate eritree copte fu ospitato nei locali della Chiesa battista ricevendo non solo un luogo dove poter vivere la propria fede, ma anche una tutela giuridica, molti furono i matrimoni celebrati dal pastore Salvatore Rapisarda, e la costruzione di relazioni fraterne e sorore.
Partì in quegli anni nei locali valdesi di via Cantarella anche un corso di alfabetizzazione, guidato da membri battisti, valdesi e volontari.
Dopo un periodo di pausa, il corso di italiano è ripartito nei locali della Chiesa battista coinvolgendo, oltre a membri battisti e valdesi, sempre più persone volontarie esterne fino a costituirsi in Associazione, «CataniaInsieme», che oltre ai corsi settimanali di italiano promuove iniziative culturali e di reciproca integrazione tra persone immigrate e indigene. A Catania, inoltre, è in aumento il numero di giovani provenienti dall’Africa subsahariana ospitati in centri di prima accoglienza e Sprar sovraffollati dove difficilmente si riesce ad avere la cura e l’accompagnamento che dovrebbe essere di diritto per la formazione e l’inserimento nel tessuto sociale.
Le nostre chiese, insieme alla comunità luterana, stanno sempre più diventando un punto di riferimento per molti di questi giovani e al momento è in costruzione un progetto interdenominazionale (battista, luterano e valdese) di diaconia locale di accoglienza, avviamento al lavoro e sostegno agli studi per alcuni di loro. Sempre nello stesso ambito si sta esplorando la possibilità di avviare un progetto diaconale per persone immigrate in dialogo con la Csd-Diaconia valdese e l’Ucebi.
Nei locali della chiesa battista fino a oggi è ospitata una comunità evangelica di persone filippine e in generale non mancano occasioni in cui sia i locali battisti sia i locali valdesi vengono messi a disposizione di realtà cittadine sociali e culturali. Nostro desiderio è in generale promuovere una cultura del bene comune e di piena collaborazione con qualsiasi realtà si impegni a promuovere e sostenere i diritti umani, la giustizia sociale, la legalità, la lotta alla discriminazione di genere e di orientamento sessuale.
Così oltre alla piena collaborazione con le due Associazioni sopracitate, non mancano occasioni di sostegno o collaborazione con realtà come l’Arci, Oxfam Italia, Posto Occupato, Centri Antiviolenza, gruppi ecumenici Lgbtq e piccole realtà culturali, artistiche e sociali cittadine.
Molte ancora sono le iniziative che abbiamo nel cuore e che vorremmo sviluppare, tuttavia dobbiamo fare i conti con le esigue risorse umane ed economiche, ma non ci scoraggiamo. Fin qui Dio ci ha benedetto e sappiamo e abbiamo sperimentato che la sua grazia ci basta e la sua potenza si manifesta pienamente nella debolezza.
Pastora Silvia Rapisarda
( 2016-08-24)