Il Presidente dell’Ucebi: sulla prossima Assemblea Generale
In vista della prossima Assemblea Generale (AG) dell’Ucebi (Pomezia 22 – 25 Aprile 2022 ) il Presidente, Giovanni Paolo Arcidiacono, ha concesso un’intervista al settimanale Riforma.
Vari sono i problemi che attraversano l’Ucebi e che – ha detto Arcidiacono all’intervistatore - l’AG dovrà affrontare. Riportiamo i più notevoli:
- la disaffezione verso la chiesa, soprattutto in quelle più piccole, nelle quali la parte più fragile delle comunità ha trovato difficoltà nelle modalità in remoto;
- l’andamento del Piano di Cooperazione che, specie nell’ultimo biennio, ha registrato un significativo decremento e il cui effetto impatta nella missione interna dell’Ucebi a partire dal potenziamento dei Dipartimenti (teologia, evangelizzazione, Chiese Internazionali);
- l’attribuzione alle Associazioni regionali di una maggiore dignità istituzionale, al fine di renderle, nell’ambito della cooperazione fra le chiese dell’Ucebi, uno strumento territoriale di riferimento per le chiese locali per un più stretto ed efficace legame istituzionale al fine di esprimere sul piano organizzativo l’unità della fede, attuare una linea comune di testimonianza e di servizio, coltivare la speranza del compimento del regno di Dio;
- La pluralità nelle chiese che andrebbe vissuta come comunità plurali partecipative in cui le persone ( con le loro differenze geografiche, etniche, di genere, culturali, teologiche ed etiche) possano confrontarsi rispetto alle loro aspettative e prospettive e condividere, nel comune cammino di fede, la ricerca del regno di Dio anche su temi che contraddistinguono il battismo (i diritti umani, i diritti civili, i diritti delle comunità; tutti diritti attraversati da concezioni etiche e teologiche differenti per formazione culturale e storica);
- la pluralità dei ministeri. Oggi accanto al ministero pastorale, vi sono all’interno dell’Unione altri ministeri. In questo caso, la sfida della pluralità va intrapresa promuovendo la collaborazione di pastori e pastore, di ministri e ministre, favorendo il lavoro di gruppo tra persone che hanno competenze diverse e che sappiano lavorare insieme. Ciò comporta una riforma del modello pastorale, dei ministri e delle ministre dell’Ucebi;
- La prossima Assemblea/Sinodo ( Torre Pellice, Agosto 2022 ) dovrebbe/potrebbe migliorare, potenziandola, la collaborazione territoriale ( rendendola sempre più sistemica e non occasionale) e la formazione di ministri e ministre ( la formazione accademica dovrebbe rafforzare sia lo studio della teologia pratica sia lo studio della musica e dell’innologia);
- l’uso delle nuove tecnologie – indotto dalla pandemia – ha rivoluzionato il concetto di chiesa locale in riferimento alle modalità di partecipazione ai culti, agli studi biblici, alle conferenze tematiche strettamente connesse ai temi della fede. In questa modalità si sono raggiunte persone che non avrebbero mai varcato la soglia dei nostri locali di culto. Uno degli strumenti, pertanto, è rappresentato proprio dalla presenza della chiesa sui social media. A queste nuove modalità di comunicazione, tuttavia, si devono aggiungere nuove competenze nella formazione dei ministri soprattutto nell’ambito della missione e dell’evangelizzazione.
Qui l’intervista completa, di Alberto Corsani, in Riforma n. 15 del 12/4/2022